Corporation guerra ed intelligence
GUERRA TERRORISMO, INTELLIGENCE E CORPORATION
di Alessio Peluso
Riferendomi ad opinioni molto più altisonanti delle mie,
di esperti di fama internazionale italiani tra i quali
Umberto Rapetto ex colonnello della G.d.F. ora rinomato studioso di sicurezza,
Carlo Jean generale, Vincenzo Merola colonnello, Antonietta Gatti, Ferrante Pierantoni, Giuseppe Cucchi ex comandante NATO e molti altri ancora con cui mi scuso se non li nomino in quanto occorrerebbero veramente 4/5 pagine.
Pubblico il mio personale parere.
“L’evoluzione” della Guerra è stata da sempre basata su un fattore di bidimensionalità. La guerra del futuro sarà una guerra senza militari e senza eserciti propriamente intesi. Sarà un conflitto invisibile (proprio come oggi). La guerra mirerà ai suoi “nemici” trasformandoli in consumatori e non più in soldati e civili uccisi.
E’ prematuro parlare di guerra (a priori e comunque) limitata a periodi ben precisi e definiti (vedi il primo conflitto mondiale 15/18 e quello della seconda guerra mondiale 1940/45).
Il significato latente di guerra (come la si è sempre intesa) non è più identificabile e quindi è conflittuale con ciò che invece sta avvenendo oggi in tutto il Mondo.
Ciò che invece rimane immutato nel termine Guerra è la perdita dell’innocenza (che rimane come recita un famoso film, la prima vittima di ogni guerra) e di milioni e milioni di vite altrettanto innocenti.
Quasi tutti noi occidentali abbiamo passato pressochè indenni e senza accorgercene il periodo della Guerra Fredda tra i due colossi USA ed URSS, cominciata nei primi anni 50 e terminata un venticinquennio fa circa; caratterizzata da un alternanza di minacce, crisi diplomatiche e di presunte conquiste (lo spazio, l’allunaggio etc..) di entrambe le parti, a scopo deterrente e dissuasivo con le quali si dava ad intendere alla controparte dell’eventale possesso della bomba atomico nucleare definitiva.
Tutto ciò ha mantenuto una “tensione politica” ben ed a mio avviso sapientemente controllata, che ha evitato il coinvolgimento dei due “giganti” in azioni belliche dirette ed immani. La deterrenza qui, ora lo si può affermare con indubbia certezza è stata ciò che ha evitato conflittualità cruente negli anni successivi. Questi erano politici… non i quaquaraquà di oggi.
Pochissimi si sono accorti che siamo entrati a pieno titolo nel 4° conflitto mondiale.
Sempre a mio parere i nemici più pericolosi da cui dobbiamo imparare a guardarci e non fidarci, oggi sono rappresentati dai media e dagli organi informativi (TG, BBC, radio e quant’altro), mezzi che rimangono a retaggio pressoché completo di corporazioni senza scrupoli. Per le stesse corporazioni i nemici (chiaramente da NON uccidere) sono tutti gli individui plasmabili a loro piacimento affinché acquistino i loro prodotti. Sembra ridicolo ma è così. Semplice.
Oggi uccidere il nemico non porta vantaggio a nessuno, né a chi vince (che cosa vince?) né a chi perde (cosa perde?).
Infatti arduo è stabilire chi vince e chi perde.
Le guerre future che ahimè si svilupperanno, saranno sempre meno effettuate da eserciti invasori, militari comandati e Stati. Infatti al riguardo non credo neanche più nell’esistenza degli stessi Stati. Cosa è l’Italia? Cosa è l’America? Cosa sono l’Inghilterra o la Francia?
Hanno preso il sopravvento su quelle che un tempo erano Nazioni le cosiddette Corporazioni che non sono altro che multinazionali senza Patria che hanno come obiettivo unico il perseguimento senza scrupoli dei loro profitti attraverso il controllo di Stati, di continenti ed di enormi masse umane inconsapevoli che vengono veicolate sapientemente verso i loro obiettivi ben pianificati e collaudati.
Perché in Italia permane la NATO (ad esempio)…chi ha orecchi intenda.
Da un concetto di Guerra antico e bidimensionale che in passato vedeva lo spostamento di enormi eserciti verso i Paesi da invadere, col conseguente sacrificio in perdite umane e militari soprattutto, siamo passati al concetto di verticalità (nato con l’avvento del primo aereo utilizzato per scopi bellici che ha letteralmente ridisegnato le strategie fino ad allora utilizzate in guerra) che non distingue più chi è da aggredire ed uccidere e le popolazioni inermi.
Eserciti aggressori e aggrediti, popolazioni civili rimaste a casa o autoctone, fanno tutti oramai parte degli obiettivi indistintamente.
Oggi è una questione di tecnologia e stranamente sempre meno armi tradizionali…basta un pulsante per ridisegnare se ce ne fosse bisogno la geografia del nostro pianeta. La guerra futura stà navigando verso mete ben stabilite che sono quelle del controllo degli elementi della Natura.
Geofisica, Clima, Terremoti, Maremoti, Tsunami, Atmosfera, Cielo, Scie chimiche…
Durante la seconda guerra mondiale furono i tedeschi che per primi utilizzarono gas chimici (e non armi) per scopi militari e per effettuare genocidi.
L’America arrivò un pochino dopo con lo sgancio di bombe sul Vietnam contenenti il famigerato e letale Agente Arancio che ha mietuto vittime fino a pochi anni or sono. Sui circa 3000 morti delle Torri gemelle ne sono seguiti circa 15 o 20.000 negli anni seguenti di cui nessuno ci ha mai parlato, tutti deceduti per le cause “chimiche” di prodotti utilizzati nell’attentato per far crollare le torri..altro che dirottamento con semplici trincetti alla mano.
Un paio di esempi: (da non intendere assolutamente come il prodotto della mia fervida e forse storpiata fantasia; ma come dice il detto coniato dall’allora Presidente Andreotti: “A pensare male si fa peccato ma ci si azzecca”)
Primo esempio.
Fu per una questione di superiorità aerea che il governo americano diede ordine ad alcuni gruppi di scienziati, di studiare la possibilità di modificare a piacimento i comportamenti del clima stesso, ad esempio come far piovere o spostare nuvole verso una direzione rispetto un’altra per permettere ai prorpi caccia di avere una buona visuale e complicare d’altro canto il volo ai caccia nemici da fronteggiare.
Secondo esempio.
Il secondo esempio trae origine dalla ipotesi avanzata da una moltitudine molto consistente di scienziati internazionali che hanno enunciato il fatto e la possibilità che a scatenare il tragico Tsunami a noi tutti famigerato, siano state le onde magnetiche prodotte apposta da un sottomarino o addirittura una esplosione atomico-nucleare.
Vogliamo poi parlare sulle evoluzioni di malattie presunte sociali che sono apparse nel mondo dall’avvento delle Scie chimiche lasciate da “alcuni” aeroplani?
I motivi non li conosco (o fingo di non conoscerli), lascio a voi il come ed il perché di tutto ciò.
Non voglio perdere la faccia pertanto mi fermo qui con la fantapolitica.
Torniamo a noi…
I futuri conflitti che si origineranno da qui al futuro immediato in tutto il globo, non saranno scatenati da ingiustizie sociali o aggressioni di alcuni Paesi verso altri per questioni di petrolio o acqua, ma saranno originati da una BEN PRECISA E PUNTIGLIOSA preparazione a tavolino mirante allo sviluppo di massa del necessario ODIO nei confronti di X (tali manovre prevederanno consequenzialmente spostamenti di masse umane (esodi) di idee e modificazioni culturali.
Se vi dicessi la mia opinione su ciò che penso sui tragici fatti accaduti negli ultimi 60/70 anni (dall’attacco di Pear Arbour alle atomiche di Hiroshima e Nagasaky, dalla Guerra Fredda al Vietnam, da Cuba a Kennedy, dal presunto allunaggio alle torri gemelle) leverei qualsiasi ombra di dubbio sulla mia già provata ed indebolita stabilità mentale, quindi me ne sto zitto, lasciando a voi il piacere di fantasticare su ciò che penso… chi ci azzecca avrà un premio.
Nelle guerre attuali non si capisce più nulla; non si capisce chi attacca, chi si difende, chi vince e chi perde.
Basta un terrorista fantoccio mandato da chissà chi a far vacillare le notre tipiche certezze da occidentali. Oggi si manipolano le persone sui nervi, sulle paure, sulle instabilità create con ottima scelta di tempo. Non esistono più i fronti di guerra…Ora tutto il mondo è diventato vulnerabile e senza confini rassicuranti.
Ora i Media utilizzano false informazioni per spaventarci, facendoci credere che il presunto dittatore che ha sterminato la sua famiglia è pazzo e che tra un momento all’altro potrà tirarci addosso i suoi ordigni nucleari, ammesso che li abbia…ma dubito (ma di chi sto parlando?).
Il mio pensiero non può non andare a chi dall’alta parte dell’Oceano (o dove più vi pare) sta preparando lo scenario multiplo di altre immani tragedie.
Insomma ciò che si è verificato in America in questi anni passati si sta concretizzando anche nel resto del mondo.
Il mio più cordiale vaffanculo va a tutti coloro che essendo guerrafondai vivono solo con un unico scopo:
farci paura.